LE NOSTRE STORIE: CONCIERGE CHE SI RACCONTANO
Una mattinata di dicembre mentre ero impegnato a preparare il bagaglio per iniziare la mia stagione invernale a Cortina, ricevetti un’inaspettata telefonata. Era Federico Barbarossa, il nostro Presidente Nazionale che mi chiedeva di farmi carico dell’Ufficio Stampa UIPA. Delineando il suo progetto, Federico mi spiegò che gli avrebbe fatto piacere istruire un giovane concierge per portare avanti l’ufficio, non soltanto per la gestione del Bollettino on line, ma soprattutto per dare un nuovo volto all’associazione attraverso l’utilizzo dei social media.
Lo scorso settembre, presso il Palace Bonvecchiati di Venezia dove di consueto hanno luogo le assemblee mensili con gli associati, si tenne lo spoglio delle candidature per eleggere il nuovo Direttivo dell’associazione Triveneta e io decisi di candidarmi nuovamente per il triennio successivo. Ricordo che raggiunsi un numero di voti sufficiente tale da poter riconfermare il mio secondo mandato di segretario, un ruolo che mi affidò il Presidente Andrea Padoan e che accettai con grande onore. Professionalità, dinamismo e savoir faire stanno alla base del nostro Direttivo, capace di suscitare sempre la fiducia e la stima da parte degli associati. A novembre, in occasione del 41° congresso nazionale avuto luogo nel prestigiosissimo Savoia Excelsior di Trieste, anche il Direttivo UIPA guidato per sei anni da Michele Paonessa giunse al suo termine e Federico Barbarossa venne eletto nuovo Presidente della UIPA. Grande oratore costantemente impegnato nella formazione dei giovani, Federico rilancia tutt’ora con il suo terzo mandato l’immagine del portiere messa in disuso per parecchi anni dalle direzioni degli alberghi. Federico crede nella crescita professionale dei giovani concierge, tant’è che poco dopo il congresso triestino, in una mattinata di dicembre mentre ero impegnato a preparare il bagaglio per iniziare la mia prima stagione invernale a Cortina che sarebbe cominciata di lì a poco, ricevetti una sua inaspettata telefonata. Delineando il suo progetto, Federico mi spiegò che gli avrebbe fatto piacere istruire un giovane concierge per portare avanti l’ufficio stampa, non soltanto per la composizione degli articoli del Bollettino on line, importante strumento per condividere temi legati alla vita associativa, quali la cronaca, il turismo, le interviste con gli associati oppure ai preziosi consigli che danno i concierges sulle loro città, ma anche dando un nuovo volto all’associazione attraverso l’utilizzo dei social media quali Facebook e Instagram. In un primo momento rimasi piuttosto sbalordito dalla proposta che Federico mi stava proponendo, in quanto avrei dovuto ricoprire un incarico importante all’interno del Direttivo nazionale e temevo di non farcela. Poi mi fece riflettere e, a fine della nostra telefonata, mi convinse ad accettare questo incarico, d’altronde pensandoci bene reputavo più che legittimo mettersi in gioco a trent’anni. Al fine di realizzare un ottimo lavoro sui social media, pensai subito di creare un gruppo Whatsapp composto da uno o due rappresentanti per sezione regionale; fin da subito, questa chat è diventata uno strumento utile non soltanto per lo scambio reciproco di idee, ma anche perché ciascun membro custodisce le chiavi della propria città e solo lui è in grado di svelare le peculiarità del suo territorio. Da circa un mese, abbiamo voluto progettare un planning per la pagina di Instagram dove tutte le regioni vengono coinvolte su quattro importanti pilastri: la figura del Concierge, i nostri alberghi e le curiosità legate alle città e alle tradizioni locali. Il progetto non poteva andare meglio di così, senza il singolo contributo delle sezioni regionali non sarebbe stato possibile cominciare. Inoltre, grazie ai suggerimenti e alle osservazioni che mi evidenzia Federico nella composizione dei miei articoli per il Bollettino on line, ho cominciato a maturare un certo interesse nel campo giornalistico, documentandomi più di prima nei momenti liberi della giornata su argomenti legati alle tecniche del linguaggio dei quotidiani, all’attualità e al turismo. Son ben che consapevole che la strada è ancora molto lunga da percorrere e non si finirà mai di imparare e, ora come ora, l’unica cosa che auspico è semplicemente quella di dare il massimo di me stesso.
Marco Rinaldo
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