ESCURSIONI: IL DELTA DEL PO
Il Parco Regionale Veneto del Delta del Po è una terra affascinante ancora in buona parte sconosciuta. Per scoprirla meglio vi consigliamo di percorrerla lentamente a bordo delle tipiche imbarcazioni locali, scoprendo la dolcezza del paesaggio, la calda e ruvida accoglienza e dei casoni, i vasti orizzonti e il mistero dei folti canneti. Il Delta è ancor oggi una delle pochissime aree d’Italia dove la natura regna sovrana, offrendo così al suo visitatore un paesaggio inedito e sorprendente…
Il Delta del Po è uno degli ecosistemi più vari e ricchi della nostra penisola, un continuo alternarsi di terra ed acqua. Lo scorrere del principale fiume d’Italia ha generato nel corso dei millenni, in una lenta e incessante trasformazione, la Pianura Padana e ancora ai nostri giorni contribuisce a conferire nel suo scorrere un volto sempre nuovo a questo ambiente dove l’uomo, fin dalla notte dei tempi, ha dovuto imparare ad assecondare l’andamento naturale di questo importante corso d’acqua. Nella parte terminale del suo corso si trova il Parco del Delta del Po, diviso tra il Veneto e l’Emilia Romagna ed esteso su una superficie molto vasta e complessa. È quasi impossibile percepire che si tratti di un’area unitaria perché, mentre si attraversano questi spazi così grandi, gli scenari che si presentano ai nostri occhi cambiano molto rapidamente. Il modo migliore per apprezzare questi luoghi e la loro biodiversità è senza dubbio andare alla scoperta dei vari ambienti che lo compongono. Il nostro punto di ritrovo è a Ca’ Tiepolo, una frazione in provincia di Rovigo a pochi chilometri dalla rinomata località balneare di Albarella. L’esplorazione inizia a bordo della confortevole Motonave Venere pilotata sapientemente dai capitani della famiglia Cacciatori che da molti anni solcano le acque del Delta, una passione che gli è stata tramandata dal padre Marino. Negli anni ’50 Marino gestiva il traghetto sul Grande Fiume e vent’anni più tardi iniziò a far conoscere la sua terra ai primi escursionisti, dando vita alla sua flotta, di cui la Motonave Venere è ancora l’ammiraglia. Oggi il timone è passato ai suoi figli e nipoti che con grande dedizione fanno rivivere l’incanto di questi luoghi ai visitatori. Per capire come si è formato il Delta ed ammirare la maestosità del Grande Fiume che, ormai stanco e placido, si unisce al mare, è fondamentale fare un tuffo nel passato. Sandro, la nostra simpaticissima guida che ci accompagnerà nell’escursione di questa mattina, ci spiega che il 1604 è una data storica di fondamentale importanza per questo territorio, quando appunto, furono ultimate le opere idrauliche volute dalla Repubblica di Venezia per deviare il corso del fiume che, con il deposito dei suoi detriti durante lo sbocco in mare, rischiava di minacciare l’esistenza di Venezia e della laguna. Fu così che vennero chiamati i migliori ingegneri dell’epoca e, alla fine, fu presa la decisione di tagliare il corso del fiume all’altezza dell’attuale località chiamata Taglio di Po (il nome quindi non è affatto un caso); il corso del fiume fu deviato verso sud con la costruzione di un canale che costituisce parte del tratto dell’attuale Po di Venezia. La conformazione del Delta che oggi possiamo osservare nel suo splendore, è il risultato del costante deposito di detriti trasportati dal fiume che fanno emergere nuove terre. Nel corso dei secoli, gli abitanti della zona hanno imparato ad utilizzare il territorio per ciò che poteva dare; dove c’era solo acqua poi, con il deposito dei detriti portati dal fiume nel suo delta, si sono formate le lagune e laddove c’erano le lagune, l’uomo ha creato le valli da pesca, arginandole. A causa del loro arretramento, dove c’erano le valli da pesca, si sono fatte le risaie e dove c’erano le risaie, oggi ci sono campi di mais. Tutto questo in un continuo evolversi, man mano che il Delta cambiava la propria conformazione. Il Parco del Delta è un’area protetta talmente vasta che risulta impossibile esplorarla in lungo e in largo in una mattinata a bordo di una motonave. Perciò Sandro ci suggerisce di percorrere il Po di Venezia, un lungo corridoio naturale posizionato tra l’isola della Donzella e quella di Ca’ Venier, l’habitat degli uccelli acquatici tra cui il martin pescatore, i gabbiani, i fenicotteri e i cormorani, ma soprattutto caratterizzato da un paesaggio così mutevole in cui boschi, pinete e foreste allagate si alternano a zone umide interne d’acqua dolce e salata. Questo magico territorio si addice a coloro che amano immergersi nella natura, non soltanto stando a bordo di una tipica imbarcazione, bensì a cavallo oppure in bicicletta percorrendo così avventurosamente via terra, questi fantastici paesaggi che soltanto il Delta del Po è in grado di offrire.
Marco Rinaldo
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