TURISMO: NAPOLI RIAPRE AI TURISTI
il nostro “accostarci” ed interloquire con l’ospite si è adattato man mano, cercando di capire chi fosse predisposto ad un rapporto più ravvicinato, in mascherina, per qualche consulenza su misura per le quali è diventato essenziale distinguere i più apprensivi dai più rilassati.
Ed eccoci qui, dopo esser stati a lungo col fiato sospeso, di nuovo a cavalcare l’onda del mare, ancora agitato, dell’accoglienza turistica. Ad onor del vero, è, ormai, da metà giugno che le porte girevoli del nostro hotel hanno ripreso il loro movimento e già tanto è cambiato e sta evolvendo da allora. Durante i mesi di chiusura “gioco forza” siamo stati, a turno, comunque attivi in albergo, anche solo al front office, facendo presidio per evadere richieste e rispondere a chi ci contattava. Così facendo, pur se locati centralmente, sul lungomare, abbiamo visto e vissuto panorami e prospettive deserte e talmente surreali da ricordare alcune vecchie pellicole ben conosciute, come “io sono leggenda” o addirittura “Shining”. Dopo lo stress iniziale di tutto lo staff nel prendere confidenza con mascherine, guanti, gel, spruzzini e quant’altro, abbiamo pian piano, trovato un approccio più morbido e meno ossessivo. Anche il nostro “accostarci” ed interloquire con l’ospite si è adattato man mano, cercando di capire chi fosse predisposto ad un rapporto più ravvicinato, in mascherina, per qualche consulenza su misura; è diventato essenziale distinguere i più apprensivi dai più rilassati. In compenso, abbiamo scoperto come apprezzare e ricambiare grossi sorrisi, pur se espressi visibilmente solo con gli occhi. La clientela, al di là di una netta predominanza di francesi, come stranieri, si è riposizionata su una fascia più esigente riguardo la sicurezza dell’igiene e delle pulizie. Spesso, specie nei primi tempi, siamo stati contattati in anticipo per essere rassicurati sulle nostre procedure igienico-sanitarie ed antivirus. Come tutti stiamo sperimentando un tipo di ospiti “emotivamente distanziati”, paralizzati, inibiti, che non chiedono quasi mai informazioni, suggerimenti turistici e servizi accessori; tendenzialmente poco propensi a spese extra e molto orientati su un muto e solitario “fai da te”. Infatti, per converso, si è espansa a dismisura la richiesta di supporto per acquisti di biglietti online sia per entrate ai siti e ai musei, sia e soprattutto, per gli imbarchi per le isole dove si riscontrano grosse limitazioni sulla reale capienza a bordo. Personalmente, quando si presenta l’occasione, mi piace stuzzicare i clienti con un approccio più allegro, scherzoso e meno formale. Da buoni napoletani sappiamo bene quanto l’allegria, mista alla solita professionalità ed empatia, possano essere la marcia in più per vivere al meglio un soggiorno e ritornare alla prima occasione. Lo sanno bene anche i colleghi stagionali delle rinomate strutture campane dislocate lungo la Costiera e sulle Isole così come gli altri in tutta la nostra Bella Italia che non hanno avuto ancora l’opportunità di ripartire ed ai quali auguriamo un rapido ritorno all’attività di conciergerie e d’accoglienza.
Dario Savarese
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