L’INTERVISTA: DANIEL MENABREAZ & TOMMASO MANDRISI CI RACCONTANO
Questa volta abbiamo avuto l’onore e il piacere di intervistare due giovani Concierges, Daniel Menabreaz e Tommaso Mandrisi che ci raccontano le loro esperienze lavorative svolte in Valle d’Aosta, ma questo non è l’unico elemento che li accomuna. Entrambi hanno partecipato al premio Fabio Carlesi e abbiamo voluto sapere da loro le loro impressioni…
Daniel e Tommaso, lo scorso inverno avete avuto modo di provare una esperienza invernale in Valle D’Aosta. Come l’avete trascorsa? Quali sono le richieste principali che vi porgono gli ospiti per trascorrere una vacanza indimenticabile sulle montagne più belle del nostro paese?
In realtà io (Daniel) son nato e cresciuto in Valle e lavoro a Cervinia da 10 anni. Tommaso invece è un valdostano d’adozione avendo passato molti inverni tra le montagne di Cervinia. La stagione fin dall’inizio è stata molto promettente, con l’intero comprensorio, composto da Cervinia e Valtournen che oltre che la località svizzera di Zermatt, aperto da subito. Il turista invernale principalmente richiede consigli enogastronomici e su attività extra-sci in loco. Per gli sciatori più esperti e amanti degli sport estremi consigliamo un fantastico giro in Heliski, dove si ha la possibilità di affrontare uno dei migliori ghiacciai valdostani in tutta sicurezza, seguiti da guide specializzate. Non mancano però richieste per conoscere al meglio le bellezze della Valle d’Aosta.
Verso la fine del mese di febbraio le notizie legate alla diffusione del Covid hanno cominciato a preoccupare i viaggiatori, come avete trascorso questo mese? Avete avuto disdette oppure siete riusciti a tenere aperta la vostra struttura fino a fine della stagione invernale?
Nel mese di febbraio abbiamo subito in modo minore gli effetti causati dalle prime notizie relative al virus, aiutati anche dal fatto che la Valle d’Aosta è stata una delle ultime regioni del nord Italia a subire l’effetto dei contagi.I primi giorni di marzo invece hanno visto un drastico calo delle prenotazioni ed un aumento costante e rapido delle cancellazioni. La chiusura degli impianti di risalita imposto dalla Regione e il successivo lockdown nazionale hanno portato ad una chiusura anticipata dell’hotel.
Entrambi avete avuto l’occasione di partecipare al premio Fabio Carlesi, Tommaso in occasione del congresso di Napoli e Daniel durante l’ultimo congresso di Trieste. Sapreste raccontarci come si è svolto e come vi siete preparati per la prova?
Un’esperienza sicuramente positiva per entrambi, dove oltre alle prove effettuate, c’è stata la possibilità di conoscere altri concierge ed avere un confronto di come la professione tra i giovani sia variabile ed imprevedibile, oltre ad essersi modificata nel tempo. La preparazione è molto interessante, in quanto si ha la possibilità di ripercorrere la storia della UIPA/UICH, e capire come siamo arrivati ai giorni nostri. La parte più interessante, quella pratica, invece è frutto dell’esperienza e delle situazioni che tutti i giorni ci troviamo ad affrontare nelle nostre portinerie.
Marco Rinaldo
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