Cresce l’Aviazione Privata nel suo complesso, includendo nelle stime sia il mondo leisure che i viaggi per affari, dove la domanda di jet privati ha subito una fase di crescita costante durante l’emergenza Coronavirus. Per ciò che riguarda il mercato nazionale, i dati riportano un trend in salita incluso in un range del 10-15% per il primo trimestre dell’annus horribilis 2020. Sono percentuali altamente significative se si pensa che in Italia, nel 2019, la valutazione del fatturato del settore sfiorava un valore prossimo a un revenue globale di circa 6 Miliardi di Euro. I voli privati non vengono più intesi come una comodità o un’esibizione del lusso. Al contrario, rivestono un ruolo estremamente importante consentendo di volare in sicurezza in questo momento difficile.
(nelle foto: il Mustang della compagnia Globeair, uno dei principali vettori privati in Italia)
Il mercato del lusso è molto vario ed eterogeneo, composto da nicchie che si rivolgono tendenzialmente allo stesso tipo di consumer finale (generalmente HNWI o UHNWI). Tuttavia, non tutte le tessere del grande mosaico che compongono questo settore seguono univocamente le stesse dinamiche di sviluppo e non tutte vengono influenzate alla stessa maniera dalle congiunture sociopolitiche ed economiche globali. Pur considerata l’attuale crisi, ad oggi sono stati riscontrati chiaramente dei best performer a livello di mercati regionali, di canali e di categorie di prodotto e servizi, che hanno parzialmente compensato le performance generalmente negative. Andiamo a esaminare, in breve, un settore con cui moltissimi di noi Concierge, e i nostri ospiti, hanno a che fare molto spesso anche con cadenza giornaliera, fornendo un chiaro esempio di trend positivo e strettamente connesso al segmento Luxury del mondo dell’ospitalità del Bel Paese. Si tratta, in questo caso, dell’Aviazione Privata nel suo complesso, includendo nelle stime sia il mondo leisure che i viaggi per affari, dove la domanda di jet privati ha subito una fase di crescita costante durante l’emergenza Coronavirus. Per quello che riguarda il mercato nazionale, i dati riportano un trend in salita incluso in un range del 10-15% per il primo trimestre dell’annus horribilis 2020. Sono percentuali altamente significative se si pensa che in Italia, nel 2019, la valutazione del fatturato del settore sfiorava un valore prossimo a un revenue globale di circa 6 Miliardi di Euro. I voli privati non vengono più intesi come una comodità o un’esibizione del lusso. Al contrario, rivestono un ruolo estremamente importante consentendo di volare in sicurezza in questo momento difficile. I vantaggi di utilizzare un volo privato per rientrare in sicurezza in Italia sono molteplici. In primis, possiamo subito dire che anch’essi seguono le normative IATA ed EASA a tutela dei passeggeri. Un valido esempio pratico, è dato dalla mancanza di code ed eventuali assembramenti inevitabili per poter salire a bordo di un normale volo di linea. Per ciò che riguarda i jet privati i posti sono limitati (solitamente parliamo di un numero di poche unità, da 4 a 10 persone) e tutte le procedure di imbarco vengono effettuate nel massimo rispetto delle normative vigenti e delle raccomandazioni diffuse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo comprende, ovviamente, anche la misurazione della temperatura ad equipaggio e passeggeri, nonché tutte le complesse pratiche burocratiche per organizzare partenze e arrivi in un momento così complesso dove tanti paesi hanno, di fatto, chiuso i propri confini per evitare il diffondersi del virus. Un altro aspetto da prendere in considerazione e che garantisce la massima sicurezza è la sanificazione degli aeromobili dopo ogni volo. In questo modo, anche qualora ci fosse stato a bordo un passeggero asintomatico, il velivolo sarebbe comunque sanificato rendendo sicuro al 100% il volo successivo. Uno standard di sicurezza elevatissimo, per il quale, al momento e in attesa di linee guida chiare, univoche ed efficaci, è molto difficile trovare riscontro su un normale aereo di linea. Prendiamo come riferimento lo scalo privato di Olbia Costa Smeralda, leader nazionale per movimentazioni private leisure negli anni passati. Dal 23 Maggio 2020, l’Aviazione Generale ha visto atterrare i primi jet privati ma senza passeggeri a bordo provenienti da fuori Sardegna. Il trend dei voli del periodo che va dalla data sopramenzionata fino alla prima riapertura dei voli di linea, prevista per il 3 Giugno per quanto riguarda la continuità territoriale, rivelerà come l’aviazione privata risponderà alla riapertura e darà quindi una preziosa indicazione all’industria turistica. I voli internazionali, invece, riprenderanno a partire dal 25 giugno, data su cui si riprogrammano eventuali riaperture delle strutture alberghiere con una maggioranza di ospiti stranieri. È un test molto indicativo in quanto lo scalo smeraldino per i jet privati, a luglio ed agosto è lo scalo con maggior numero di movimentazioni sul territorio nazionale e uno dei primi tre scali privati d’Europa come numero di movimenti, insieme a Nizza e Mosca. Nel 2019 sono stati ben 11.500. Olbia era l’unico scalo vip italiano ancora chiuso. Milano e Bergamo, scali in zona rossa, erano aperti. Adesso che anche Olbia potrà accogliere sulla nuova pista i jet privati in arrivo da ogni parte d’Italia ed Europa si potrà effettivamente tastare il polso della situazione e rappresenterà quindi una sorta di termine di paragone per quello che accadrà dal 3 giugno anche negli scali commerciali post quarantena e nella fase 2 della pandemia da Covid-19.
Gianluca Guddelmoni
Les Clefs D’Or Sardinia
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