SPORT: SCI CORTINA 2021
In occasione dei Campionati Mondiali di Sci Cortina 2021 abbiamo voluto coinvolgere in questa intervista alcuni pilastri della Regina delle Dolomiti, ovvero il primo cittadino Gianpietro Ghedina, il Presidente della Scuola Rossa Giovanni Alverà e la Presidente dell’Associazione Albergatori di Cortina Roberta Alverà, ponendo a tutti il seguente quesito: “Qualche giorno fa Cortina ha celebrato i 65 anni dalle Olimpiadi del 1956, un evento che ha segnato la storia ed è stato interpretato come una rinascita per il nostro Paese rialzatosi da poco dalle ceneri della guerra. Ora questo evento sportivo che avrà luogo dal 7 al 21 febbraio ritorna sotto i riflettori delle Dolomiti dopo un’epidemia mondiale senza precedenti. Secondo il Vostro punto di vista, Cortina sarà in grado di regalare le stesse emozioni? Questo periodo ci permetterà di guardare al futuro?”
Gianpietro Ghedina: “l’apertura dei Giochi Olimpici invernali di Cortina 1956 furono un grande biglietto da visita per l’Italia che rinasceva dopo la guerra. Un’Olimpiade felice, che diede la misura della voglia di vivere e di crescere e di un Paese che, devastato dal conflitto mondiale, si rimboccò le maniche credendo nel futuro. Oggi devo dire che siamo in fibrillazione per questo grande evento voluto dalla mia comunità e dall’amministrazione. Un momento importante che segna un nuovo inizio e che proseguirà con Milano Cortina 2026 che, per i prossimi anni, sarà l’evento di punta che celebrerà i 70 anni dalle Olimpiadi del ’56. Abbiamo lavorato in sinergia con tutte le categorie economiche, nonostante le difficoltà dovute dalla pandemia. Sarà un mondiale che darà grande valore e prestigio non solo al territorio, ma all’intera Nazione.”
Giovanni Alverà: “le Olimpiadi del 1956 si svolsero in un periodo difficile per il nostro paese, in quanto era terminato da poco il secondo conflitto mondiale e il turismo era pressoché assente. All’epoca Cortina rappresentò un’epopea in cui i turisti stranieri venivano ammaliati dai pionieri della montagna, desiderosi così di conquistare le Dolomiti. In quel periodo era partita la 7^ Olimpiade invernale e la 1^ ad essere trasmessa in TV che contribuì non soltanto al rilancio del turismo a Cortina definendola poi la Regina delle Dolomiti, ma fu un’edizione rivoluzionaria in quanto la prima ad aver luogo in Italia. Con il tempo è subentrato il benessere e si son persi i valori e la maestosità di questa vallata, invidiata da tutto il mondo. Mi auspico perciò che questo evento possa essere il vero rilancio per Cortina d’Ampezzo così da trovarci pronti, dopo settant’anni, nel 2026 alle Olimpiadi con Milano e riportare la città a quello che era lo splendore degli anni 60/70.”
Roberta Alverà: “sicuramente le Olimpiadi invernali del 1956 (prime in Italia) furono il vero trampolino di lancio per la celebrità internazionale di Cortina d’Ampezzo. Fin dalla loro assegnazione nel 1949 innescarono un processo di grande mutazione facendo sì che il territorio si dotasse di molte infrastrutture e venisse definitivamente collocato nell’olimpo delle località turistiche invernali con vocazione sportiva in generale e sciistica in particolare. In questo preciso momento storico stiamo vivendo una ripartenza grazie proprio ai Mondiali di sci che, fra qualche giorno, avranno inizio nella nostra località. Certo non sono l’evento che ci aspettavamo quando cinque anni fa ci sono stati assegnati ma, pur con molte difficoltà, siamo fieri di essere riusciti nell’organizzazione di quello che sarà il primo grande evento internazionale in epoca Covid. La mancanza di pubblico e la cancellazione di tutti gli eventi collaterali hanno ridotto di molto i numeri della ricettività alberghiera, ma nonostante questo siamo orgogliosi di ospitare oltre 600 atleti provenienti da 70 nazioni e insieme a loro 2000 persone tra addetti ai lavori, volontari, tecnici, preparatori atletici, dirigenti, e più di 300 giornalisti e operatori. Un evento di portata globale che coinvolgerà oltre 500 milioni di persone collegate in diretta televisiva da tutto il mondo. Ad attenderli una Cortina innevata da più di due metri di neve farà bella mostra delle sue bellezze naturali facendo vivere molte emozioni in chi guarda e speriamo anche la voglia di venirci a trovare. Questo è solo l’inizio, perché fra cinque anni ospiteremo le Olimpiadi Invernali del 2026 che si svolgeranno esattamente dopo 70 anni dai giochi olimpici del 1956. È un motivo per guardare avanti e per stimolarci a ripartire dopo questa terribile pandemia mondiale. Un obiettivo importante al quale lavorare per completare le ristrutturazioni e riqualificazioni sia del settore alberghiero, sia delle infrastrutture del territorio. L’augurio è che questo Mondiale sappia regalare molte emozioni e faccia da banco di prova per gli eventi internazionali futuri.”
Marco Rinaldo
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