Sono certo che la presidenza di Michele Paonessa non poteva concludersi in modo migliore. Un modo esemplare per riconoscere a colui che da tanti siede al fianco del Direttivi UIPA a dispensare consigli e buone maniere, aggiunte a quella che è stata una brillante carriera professionale. Un percorso impreziosito non solo dalla sua lunga permanenza nelle diverse Case nazionali e internazionali prima di offrire la sua esperienza e la sua capacità a Casa Agnelli. Di certo una chicca aggiunta alle sue tante soddisfazioni vissute al servizio dei Grandi della terra quando, ancora giovane ma maturo, dirigeva le Portinerie di prestigiosi alberghi. Giuseppe Buso, per tutti Pino, è un veneziano che dopo aver lavorato per diversi anni nella città lagunare, al Gritti Palace, si trasferisce a Roma per andare al Grand Hotel, oggi St. Regis Grand, dove incontra personaggi del calibro internazionale suddivisi tra reali, politici, scrittori, artisti e uomini del mondo della finanza. Per ognuno di loro ad attenderli ci sono stile, eleganza e savoir faire, accompagnati da un servizio di conciergerie, semplicemente impeccabile. Perché allora, come oggi, erano quelli gli elementi imprescindibili per un Concierge del suo calibro. E in quegli anni – credetemi – l’alta borghesia italiana ed internazionale frequentava assiduamente quegli alberghi, luoghi obbligati della rinomata “Dolce vita” capitolina, dentro i quali pioveva sul banco del Concierge ogni tipo di richiesta. A soddisfarle c’erano allora grandi concierge, figli di una cultura dell’accoglienza severa e impeccabile, per la quale nulla era lasciato al caso. E lui, come sicuramente altri suoi colleghi, esercitavano questo ruolo con piena osservanza di questi dettami, oggi per alcuni soltanto un lontano ricordo. Ma quell’esempio, per fortuna, è arrivato, fino a noi e con esso una vitalità incredibile che vuole trasferire alle nuove generazioni tutto ciò di cui la sua esperienza lavorativa ne hanno creato un vero e proprio “credo” nel suo quotidiano. Ancora oggi Signor Buso, così come lo chiamano i giovani colleghi, partecipa ai congressi, agli incontri e ai corsi di formazione dispensando conoscenza e competenza derivanti da quello stile ed eleganza che da sempre lo accompagnano. Perciò, tutti noi uniti diciamo “Grazie, per esserci sempre, Signor Buso!!”
Federico Barbarossa
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