Recentemente abbiamo voluto intervistare Mauro Rosatti – General Manager di Albarella, l’isola privata situata nella laguna a sud di Venezia. È risaputo che quest’anno il Covid ci abbia messo tutti quanti a dura prova e quanto il turismo sia stato pesantemente colpito dalla pandemia, perciò desideriamo conoscere dal G.M. Rosatti come si è svolta questa stagione estiva diversa dal solito…
Secondo il suo punto di vista come si è svolta la stagione estiva presso l’isola di Albarella nell’anno della pandemia di Covid19?
L’anno che ci siamo lasciati recentemente alle spalle è stato un anno molto sui generis, perché il comparto del turismo, soprattutto quello balneare, è stato fortemente colpito da una pandemia come mai prima d’ora. Oggi i dati del turismo sono consolidati e, a livello nazionale, possiamo appurare di aver perso un incalcolabile fatturato: circa 65 milioni di presenze di cui il 70% straniere, cancellate e il calo del 40% delle attività turistiche. Questa media fortunatamente è molto inferiore della nostra se paragonata al fatturato 2019, che ha generato una perdita molto inferiore rispetto alla media. Malgrado la situazione, non posso negare il fatto che l’ultima stagione estiva sia andata meglio della media del comparto turistico balneare. Ritengo che Albarella continui ad avere quelle caratteristiche e peculiarità che da sempre la distinguono e la premiano rispetto ad altre località per aver ottemperato al protocollo sulla sicurezza e del distanziamento non sociale ma fisico. Inoltre, tutti i nostri spazi sono molto ampi: la spiaggia, il servizio di animazione turistica, le piscine del Centro Sportivo e gli innumerevoli ristoranti sparsi in tutta Albarella. Quindi, quel concetto di isola privata che negli anni ci aveva un po’ penalizzati sotto alcuni punti di vista, quale sinonimo di luogo invalicabile, durante questa ultima stagione invece, ci è venuto incontro facendoci premiare dal visitatore che si è sentito più protetto. Con un enorme sforzo abbiamo dovuto convertire il nostro mercato, in quanto ogni anno circa il 70% degli ospiti che scelgono l’isola come meta delle loro vacanze sono stranieri e di conseguenza, siamo riusciti a compensare questa percentuale col turismo locale, dando così la possibilità agli ospiti italiani di far conoscere la nostra isola. La campagna di marketing che abbiamo messo in atto è molto importante per coloro che non conoscevano Albarella e che ritorneranno senz’altro a farci visita. Inoltre, credo che lo scenario del 2021 non si differenzierà molto da quello dell’anno scorso. La luce comincia ad intravedersi in fondo al tunnel in cui ci troviamo e, con essa la certezza di poter ricominciare. Conosciamo meglio le dinamiche in cui dobbiamo muoverci ma dovremo faticare ancora tanto prima di ritornare alla normalità, per cui la stagione che ci aspetta sarà senza dubbio molto più interessante ora che abbiamo conquistato nuovi mercati.
Sfogliando le pagine del Gazzettino ho notato che avete richiesto un sussidio da parte della Regione Veneto per mettere in totale sicurezza le spiagge dell’isola. Che cosa può dirci a questo proposito, sono già partiti i lavori di manutenzione?
Per definizione il Delta del Po’ è una terra in continuo cambiamento e da due anni a questa parte le mareggiate, oltre a colpire Venezia, raggiungono il sud del Delta con forte intensità andando a danneggiare i nostri litorali. Quando la marea supera i 135/140 cm gli effetti erosivi sulla costa sono piuttosto notevoli e questo fenomeno ha messo in pericolo la spiaggia di Capo Nord. Non posso nascondere il fatto che queste mareggiate abbiano fatto incrementare i costi di manutenzione, quindi riteniamo che se questi fenomeni dovessero minacciare le spiagge in futuro, significherà mettere in atto delle opere di difesa contro questi fenomeni naturali onde evitare grandi lavori di bonifica. Finora abbiamo eseguito i lavori in totale autonomia; quest’anno abbiamo richiesto il sussidio della Regione Veneto grazie ad un nostro appello, rendendoci disponibili a fare la nostra parte privatamente come abbiamo sempre fatto per far si di poter riaprire la prossima stagione in totale sicurezza.
Come vede proiettata l’isola nella prossima stagione estiva? State già ricevendo prenotazioni?
Sono molto ottimista perché per la prossima stagione ci sono già segnali di prenotazioni anche se non con la stessa intensità dello scorso anno, se paragonate a gennaio 2019 su gennaio 202. Questo tasso di occupazione è stato vanificato dal Covid-19 che, come dicevo in precedenza, è stato riconquistato dal turismo italiano. Attualmente, siamo ad un ottimo livello di prenotazioni, grazie alla conferma di ospiti abituali stranieri come tedeschi e russi che hanno già prenotato per la prossima estate non avendo potuto viaggiare la stagione scorsa. Un dato importante del quale sono davvero onorato che desiderino tornare a farci visita, aggiunto alla nuova fetta di mercato italiano composto da ospiti abituali e da quelli “conquistati” recentemente. Sono sicuro, inoltre, che quest’anno ci affacceremo ad un mercato piuttosto interessante visto il continuo interesse di prodotti esclusivi quali case con piscine private, suites nei nostri alberghi, soprattutto da parte di una clientela che non ha potuto viaggiare per le ragioni che tutti conosciamo. Senza ombra di dubbio questo ci rende orgogliosi e non vediamo l’ora di rimetterci nella giusta direzione per accogliere nuovamente i nostri ospiti nella maniera più calorosa possibile, così come abbiamo sempre fatto.
Marco Rinaldo
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